LA MAPPA DELL’EQUILIBRIO
La mappa dell’equilibrio
È scritta a chiare lettere sulla nostra pelle. Basta un check-up per tradurla in profili terapeutici mirati e in abitudini virtuose. Il tutto con un unico obiettivo: mettere in rima salute, qualità di vita e bellezza
La medicina estetica non deve essere confusa col perseguimento della “sola” bellezza, ma intesa quale atto medico orientato al ridimensionamento o al recupero dell’armonia corporea in un progetto di miglioramento delle funzioni vitali e, di conseguenza, della qualità di vita.
Il check-up cutaneo
Si prefigge la correzione degli inestetismi e si basa su una valutazione clinica non solo mirata, ma globale. Esamina il problema nella sua completezza, fornendo una diagnosi e valutando la terapia più appropriata. Nel progetto terapeutico considera particolarmente la finalità estetica; previene il danno secondario e persegue il concetto di benessere migliorando la qualità di vita. Si può effettuare a tutte le età e può individuare problematiche quali il sovrappeso, l’obesità, l’invecchiamento, le rughe, la cosiddetta “cellulite”, il linfedema degli arti inferiori, le teleangectasie, la P.E.F.S., gli esiti di acne, le posture scorrette, le algie. Espressioni, tutte, di decadimento o mal funzionamento organico, per le quali la medicina a indirizzo estetico ha saputo valutare e proporre delle linee terapeutiche.
Le rughe? Non sono tutte uguali
Cronoaging
Possiamo distinguere un invecchiamento cronologico o intrinseco, dovuto a fattori genetici e a processi metabolici, a cui si aggiungono e col quale sono strettamente correlate le modificazioni ormonali che compaiono col passare del tempo, e che portano a una progressiva atrofia del derma, dell'ipoderma e delle strutture di sostegno su cui agisce il continuo logorio della forza di gravità.
Fotoaging
L'invecchiamento estrinseco o ambientale è determinato, prevalentemente, dall’esposizione alla radiazione solare con conseguente stress ossidativo cronico cumulativo (fotoinvecchiamento). Concorrono altri fattori ambientali, pure responsabili di un’abnorme produzione di radicali liberi, quali l'inquinamento, il fumo e le sostanze chimiche.
Le differenze vanno ricercate in profondità
Nel cronoinvecchiamento la cute appare sottile, atrofica, pallida, lassa. Non è “solo” la pelle a essere coinvolta: dobbiamo considerare anche le modificazioni che avvengono nelle strutture di sostegno, quali il tessuto osseo, adiposo e muscolare. Nel fotoinvecchiamento, invece, la cute appare ispessita, ruvida, lassa, solcata diffusamente da rughe sottili, presenta discromie, teleangectasie e un colorito di base giallognolo. Le cause dell’aspetto clinico della cute invecchiata sono l’alterazione dell’elastina e del collageno, la diminuzione dei glucosaminoglicani e dell’acido jaluronico e l’aumento di acido condroitinsolfato.
I radicali liberi
Sono i prodotti del metabolismo (perossido di idrogeno e superossido). Ogni giorno si producono da 1 a 3 miliardi di radicali liberi per cellula. Senza la protezione degli antiossidanti, l’RNA e il DNA, le proteine e i lipidi sarebbero danneggiati. Vi sono anti radicali liberi endogeni ed esogeni: sono questi ultimi a essere introdotti con l’alimentazione (vitamina E, beta carotene, acido folico, acido ascorbico, etc). Sono sufficienti 5 porzioni al giorno di verdure e frutta crude per il normale fabbisogno di anti radicali esogeni.
Gli effetti indesiderati si possono e si devono evitare. Con un approccio globale
Gli antiossidanti, se somministrati in eccesso, possono divenire pro ossidanti ed essere tossici per l’organismo. Una ragione in più per avere un approccio globale. Alcune persone, infatti, non si nutrono correttamente mentre altre non assimilano dei macronutrienti. Occorre spesso intervenire con integratori e vitamine monitorandone l’assimilazione. Il primo passo sarà quindi una valutazione dello schema alimentare per poi apportare le necessarie correzioni con un incremento proteico, lipidico, di vitamine A, E, B, C o, ancora di sodio, potassio, ferro, magnesio, selenio.
Profili terapeutici
Considerando anche il grado di fotoinvecchiamento cutaneo si potrà scegliere tra rivitalizzanti, peeling chimici (superficiali, medi-profondi, o misti), filler, laser, tossina botulinica, carbossiterapia o una combinazione di questi trattamenti, impostando così un corretto, efficace e personalizzato programma di ringiovanimento del volto.
Cosa prevede il check-up cutaneo?
- l’anamnesi;
- l’esame obiettivo mediante la pratica ispettiva e palpatoria;
- alcune misurazioni: temperatura, sebometria, corneometria, pH-metria, melaninometria, etc.;
- test cutanei: test di sensibilità, dermografismo;
- altre misurazioni particolari: elastometria, valutazione delle lesioni, mappatura di neoformazioni, discromie, profondità delle rughe, etc.
“Fondamentale è la diagnostica della pelle, che avviene mediante l’impiego di due particolari e pionieristici strumenti: ‘Vectra’, capace di fotografare in 3D il volto e poterne ruotare nello spazio l’immagine speculare proprio per andare a valutare attentamente e a fondo, potendo contare su più prospettive di visione, quelle che sono le reali esigenze individuale caso per caso: ripristino dei volumi, correzioni, rimozione di macchie, ringiovanimento e valorizzazione dei tratti peculiari della persona”.
Poi viene il turno di “‘Visia’, la cui funzione consiste nell’offrire al medico chirurgo estetico una sorta di panoramica, tipo quella dentale, ottenuta mediante lo scatto singolo di tre foto sul viso ottenute con diverse angolature.
E’ un’ottima risorsa nella valutazione in dettaglio degli effetti legati al foto e crono invecchiamento, tra cui iperpigmentazioni dovute all’effetto dei raggi UV e altre cause, oltre a dare il polso dello stato reale della vascolarizzazione dei capillari, della eventuale presenza di batteri sulla superficie epidermica. In questo modo si pongono le basi per un corretto TruSkin Age utile a identificare la reale età cutanea di ciascun paziente analizzando in dettaglio sotto ogni profilo lo stato di fatto oggettivo della sua pelle”.
La potenza di calcolo del software unita all’esperienza del medico chirurgo estetico “Consente altresì di effettuare proiezioni e simulazioni reali e verisimili su quello che sarà anche il prossimo sviluppo nel tempo della pelle del paziente con o senza trattamenti preventivi e conservativi: considerando età, abitudini di vita, etnia, tipologia di cute e moltissime altre variabili che concorrono alla definizione scientifica della migliore soluzione estetica possibile. Tutti i dati che concorrono all’elaborazione delle informazioni vengono reclutati a livello mondo su un panel esemplificativo di 200mila pazienti appartenenti a tutte le etnie, fototipi e con diverse condizioni di pelle con un range di età che va dai 18 agli 80 anni”.